I nostri battaglioni alpini
a cura di Antonio Cittolin

Sette Comuni

Il battaglione alpini “Sette Comuni”, nappina verde ,viene costituito il 30 novembre 1915  a  Bassano del Grappa con comando di battaglione e due compagnie 144a-145a di nuova formazione. Il personale di comando è ceduto dai battaglioni Bassano e Val Brenta , mentre il Distretto Militare di Vicenza tramite il Centro Mobilitazione di Bassano, lo alimenta con 1200 reclute. Viene inquadrato nel 6° Reggimento Alpini.
Il ciclo d’addestramento e formazione, si conclude il 19 marzo 1916  a Rubbio (Vi) con la cerimonia del giuramento.
Il 17 aprile 1916 parte per Serpenizza nell’Alto Isonzo ed il 21 aprile  a Caporetto completa l’organico ricevendo dal btg Bassano la 94° cp di Milizia Mobile.
Nella notte dell’11 maggio  mentre si apprestava a dare il cambio al Bassano sul Monte Cukla ,conta i primi caduti per opera del tiro  di artiglierie nemiche.
Il 5 giugno ricevuto il cambio dal Saluzzo,ripiega su Caporetto,Cividale ,Bassano.Da qui viene autotrasportato sino ad Enego e quindi si attesta in Val Zante a disposizione del XX° Corpo d’Armata.Tra il 15 e 16 giugno , si unisce con altri reparti al Gruppo Alpini Stringa.Nel corso dell’estate opera nella zona dei Castelloni di San Marco e nelle cime adiacenti l’Ortigara.Numerose perdite nei furiosi combattimenti,riducono l’organico ad un pugno di valorosi che vengono raggruppati nella 145a cp ( 1 plotone della 94a,1 plotone della 144a e due plotoni della 145).Viene quindi impiegato nell’assalto all’Ortigara ma numerosi ed inutili sono i tentativi che portano solo all’aumento delle perdite.
A luglio viene inviato in riposo a Malga Fossetta, impegnato in lavori stradali. Del nucleo originario rimangono solo 4 ufficiali ed una quarantina di alpini. .
Gli alpini del "Sette Comuni" forniscono un decisivo contributo anche di vite umane alle azioni di difesa per impedire al nemico l’occupazione dell’intero Altopiano e la conseguente discesa al fondo della valle del Brenta.
L’estate lo vede impegnato nella zona del Grappa, ad ottobre in prossimità dell’offensiva finale si trasferisce a Molinetto sul Piave da dove il giorno 29 ottobre guada il fiumema la battaglia del Piave è ormai iniziata e il “Monte Berico” si porta verso le alture di Valdobbiadene; il 31 ottobre attraversa il Piave al ponte di Vidor, prosegue per Col Moscher, monte Artent e nei giorni successivi occupa Monte Balcon, Monte Orsera e Monte Zogo per terminare il giorno 4 novembre con l’occupazione di Marziai (Bl) .
Nell’immediato dopoguerra il "Monte Berico" è impegnato in attività di presidio nella zona di Tolmino della non tranquilla nuova linea di confine jugoslava, fino al 19 agosto 1919 quando arriva anche per il “Monte Berico” l’ordine di smobilitazione. Tocca al padre fondatore del reparto ten.col. V.E. Rossi, rientrato dalla prigionia e rinominato comandante dal 12 aprile, l’onore e l’onere si sciogliere questo glorioso e pluridecorato battaglione alpino.



Nappina:Verde

Motto: “"

 


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